Inizia oggi il procedimento d' appello a carico di Julian Assange, nel quale gli Stati Uniti, vogliono riuscire ad ottenere l' estradizione.

Il fondatore di Wikileaks, rischia, se estradato, 175 anni di carcere in regime di isolamento, che in pratica equivalgono ad una condanna a morte.

Assange, che come unica colpa ha quella di aver mostrato al mondo i crimini e gli abusi del governo americano, va sostenuto, ma sopratutto, occorre mantenere alta l' attenzione mediatica sull' argomento, cosa molto impossibile in Italia, dove i giornalisti probabilmente non conoscono nemmeno chi sia quest' uomo.

Difendere Assange, vuol dire difendere anche la liberta' di informazione libera, la liberta' di stampa senza censura, e la nostra democrazia.