Nella giornata di ieri, il fondatore e numero uno di Facebook, Zuckerberg, si è trovato di fronte a 44 senatori del parlamento americano, per spiegare le motivazioni dello spionaggio ai danni di 87 milioni di utenti nel mondo, oltre che per scusarsi.

Le scuse di Zuckerberg, che ha detto di dover fare di piu', con nuovi strumenti di controllo, per proteggere gli utenti, sono apparse a molti, finte.

Al centro della bufera che coinvolge Facebook, Mark Zuckerberg, rischia di perdere numerosi utenti in tutte le parti del mondo, e proprio come succede nel gioco del domino, se cade una tessera, a rotazione poi anche le altre, quindi, sono in molti che pensano che il leader di Facebook, abbia chiesto scusa, perchè non aveva in realta' un' alternativa piu' plausibile per poter giustificare l' enorme mole di dati ormai spiati.