L' Unione Europea vuole un backdoor nei servizi di crittografia

 

 

28-01-2021

 

 

L' Unione Europea, parlando di tematiche rivolte alla privacy, ha parlato dei servizi che ad oggi proteggono le informazioni delle persone, come Protonmail, Tutanota, Signal e via dicendo, e sembra che l' intenzione dell' Unione Europea, sia quella di far si che si possano veicolare le informazioni alle forze dell' ordine, ma allo stesso tempo proteggere la privacy delle persone.

La contraddizione dell' Unione Europea è evidente, per il semplice fatto che non esiste alcuna backdoor che dia le informazioni solo in merito ai cattivi, ma una backdoor rivela le informazioni di chiunque.

Da un lato è comprensibile che le autorita' vogliano controllare alcune persone, magari terroristi, per la sicurezza pubblica, ma la soluzione non puo' essere quella di fornire la chiave di casa di ogni cittadino, perchè poi nessuno potrebbe controllare l' utilizzo che viene fatto con tali dati.

La questione è spinosa, ma la soluzione non puo' essere quella di fornire l' accesso alle forze dell' ordine, bucando quindi di fatto il protocollo crittografico.

E' la stessa logica secondo cui, siccome una pistola puo' uccidere delle persone, diamo la colpa ad ogni venditore di pistole dicendo che è responsabile di possibili omicidi. La realta' è che la responsabilita', come in tutte le cose che facciamo, sta in come si utilizzano gli strumenti, e non in cio' che gli strumenti fanno.