L'audio, che è stato pubblicato dal sito web di giornalismo investigativo Project Veritas, è stato twittato dall'informatore della NSA Edward Snowden.

La telefonata tra Assange e Johnson indica che il capo di WikiLeaks voleva ridurre al minimo i danni che potrebbero essere causati dalla diffusione di materiale non censurato.

Julian Assange è stato accusato di mettere in pericolo gli interessi e i beni degli Stati Uniti pubblicando "sconsideratamente" cablogrammi diplomatici del Dipartimento di Stato USA.

Le accuse sono negate sia da WikiLeaks che dai numerosi giornalisti che notano che Assange ha redatto "meticolosamente" i documenti e ha cercato di ridurre al minimo i possibili danni esponendo allo stesso tempo azioni illegali.

Le registrazioni audio di una conversazione del 2011 tra Julian Assange e il Dipartimento di Stato di Hillary Clinton, pubblicate da Project Veritas, forniscono nuove informazioni sulla misura con cui l'editore di WikiLeaks ha cercato di ridurre al minimo i danni derivanti dal potenziale rilascio di cavi diplomatici.

"Potrebbe esserci qualche possibilità di fermarlo ", si sente Assange spiegare a Cliff Johnson, un avvocato con il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. "Chi rilascerebbe questi cavi?" Johnson chiede: "Questo è WikiLeaks?". "No", spiega Assange, aggiungendo, "Non li rilasceremo. Questo è Daniel Domscheit-Berg, un precedente dipendente che abbiamo sospeso lo scorso agosto". Il problema era che Domscheit-Berg apparentemente condivideva il link dei cavi diplomatici completi non redatti, che erano stati copiati dal sito WikiLeaks e che potevano essere trovati online. Normalmente, il file con tutti i cavi non attenuati sarebbe stato inutile poiché era crittografato e probabilmente avrebbe richiesto anni di elaborazione altamente sofisticata per infrangere la password attraverso quello che è noto nei circoli tecnologici come il metodo della "forza bruta".

Qui di seguito il tweet di Snowden:

L' audio della telefonata è presente qui sotto: